venerdì 17 gennaio 2014
La Proctologia ab origine...
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mercoledì 1 gennaio 2014
Considerazioni sull'intervento di S.T.A.R.R.
Dal 2006 condivido la teoria
unitaria del prolasso rettale interno, elaborata dal Dottor Antonio Longo,
quale condizione clinica predisponente lo scivolamento all’esterno del canale
anale del plesso emorroidario.
L’intervento all’inizio era la
mucosectomia rettale, secondo Longo eseguita con una sola suturatrice circolare
(intervento di LONGO).
L’evidenza, statisticamente
significativa, di recidiva di prolasso emorroidario post-intervento secondo
Longo, dovuta ad una incompleta asportazione del prolasso rettale induce ad una
revisione della procedura chirurgica, dedicando alla mera asportazione di
emorroidi altri interventi (ligasure o
THD).
La Società Italiana Unitaria di
Colonproctologia (SIUCP) a cui appartengo come socio ha stabilito come linea
guida che il prolasso venga trattato in maniera più “aggressiva”, asportandolo
a “tutto spessore” (intera parete) utilizzando due suturatici meccaniche
trans-anali (intervento di S.T.A.R.R. - Stapled Trans Anal Rectal Resection,
la Prolassectomia con stapler eseguita per via transanale).
Quanto sopra esposto vale sia per
il paziente di sesso maschile che femminile.
Nella donna però concomita
spesso, ma non sempre, un prolasso di maggiore entità dovuto soprattutto ad un
alvo stitico e gravidanze che alterano l’architettura del sistema di
sospensione degli organi pelvici, soprattutto anteriormente, con un quadro di
rettocele (= una specie di ernia verso la vagina), evidenziato in modo completo
al tavolo operatorio con manovre di ispezione ed esplorazione digitale
pre-operatoria.
Tutto questo richiede una “presa
di tessuto” maggiore mediante dei punti di ancoraggio predisposti nella prima
parte dell’intervento con l’intento di “rettilineizzare” il più possibile la
parete rettale anteriore.
L’anno scorso ho inviato all’European
Colorectal Congress, che si è tenuto in Svizzera a Saint Gallen, un abstract con la casistica personale
maturata dal 2006 al 2011 di 896 pazienti operati (394 maschi e 502 femmine)
eseguendo 446 Longo e 450 S.T.A.R.R.
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