CENTRO
MULTISPECIALISTICO
PER
LE
MALATTIE
RETTO-INTESTINALI
Ospedale
Sacro Cuore Don Calabria
Negrar
(VR)
Il Centro Multispecialistico per le Malattie
Retto-Intestinali è un Servizio dell’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di
Negrar, in Valpolicella, a nord di Verona.
Esso raccoglie medici impegnati, in maniera intensiva
nelle malattie del colon, retto e ano.
Il Centro appartiene alla Società Italiana di
Chirurgia Colo-Rettale, come UCP, Unità di Colon-Proctologia, “Verona 2”.
Su indicazione della S.I.C.C.R. si è costituito presso
l’Ospedale un Gruppo Interdisciplinare di Studio Pavimento Pelvico
(G.I.S.P.P.), ricomprensivo di vari specialisti per la diagnosi e la cura delle
affezioni di tutto il distretto intestinale e pelvico: chirurghi,
gastroenterologi, endoscopisti, radiologi, ginecologi, urologi, neurologi e
fisiatri.
COLON-PROCTOLOGIA
Il Centro è un Punto di Riferimento specializzato per
lo studio e la cura delle malattie intestinali.
Qui i pazienti possono eseguire test specialistici
mirati alla diagnosi della patologia del colon, retto ed ano, tra i quali
l’ecografia transanale, la manometria anorettale, la risonanza magnetica, la
colonscopia per il raggiungimento di diagnosi accurate e precise per garantire
l’efficacia della cura.
In caso di patologia proctologica minore è possibile
programmare l’intervento in Day Surgery, oppure se il quadro è differibile e
riguarda patologie chirurgiche maggiori, è cura del Centro predisporre
appuntamenti ed orari per una valutazione urologica, ginecologica e chirurgica:
ai pazienti suscettibili di terapia medica vengono offerte indicazioni gastroenterologiche
e si attuano cicli di riabilitazione colonproctologica.
FISIOPATOLOGIA
DIGESTIVA
All’interno dell’ambulatorio di Fisiopatologia
Digestiva vengono svolte indagini strumentali per l’approfondimento diagnostico
di numerose patologie dell’apparato digerente quali: disturbi della motilità,
reflusso gastro-esofageo, intolleranze alimentari, infezioni gastrointestinali.
Parte dell’attività del Centro è dedicata alle
malattie del tratto digestivo superiore e del giunto esofago gastrico per lo
studio delle ernie diaframmatiche, ponendo indicazione ad eventuale terapia
medica e/o chirurgica. Si avvale di strumentazione all’avanguardia nel panorama
nazionale che permette l’esecuzione di ph-metria, impedenzometria e manometria
ad alta risoluzione (HRM). La stessa strumentazione permette lo studio dello
sfintere anale per la valutazione corretta delle patologie retto-anali.
Manometria esofagea (HRM).
E’ una metodica che permette di studiare la motilità
dell’esofago, introducendo in esso un catetere in grado di misurare le
variazioni di pressione che si verificano nel lume dell’organo.
L’esame è indicato ogni volta che si sospetti
un’alterazione della fisiologica motilità dell’esofago: questo può tradursi,
dal punto di vista sintomatologico, in reflusso acido dallo stomaco, difficoltà
nella deglutizione o dolore toracico. Le patologie che si individuano sono,
quindi, sostanzialmente l’acalasia, lo spasmo esofageo diffuso, i disordini
motori aspecifici o secondari ad altre malattie (come la sclerosi sistemica) e
il reflusso gastroesofageo.
Manometria ano-rettale.
Consiste nell’introduzione attraverso l’ano di un
catetere provvisto di palloncino che permette lo studio della funzionalità
dello sfintere anale.
L’esame è indicato in presenza di sintomi che
suggeriscano alterazioni della motilità dell’ultimo tratto del grosso
intestino: stipsi ostinata, difficoltà espulsiva, tenesmo, incontinenza.
PH-metria.
Consiste nella registrazione di 24 ore della acidità
presente nello stomaco e/o esofago distale e/o esofago prossimale. Un sondino
di 1,5 mm – collegato a un registratore portatile tenuto a tracolla, è
posizionato nello stomaco e/o nell’esofago per via nasale.
Il paziente durante l’esame tiene un diario delle
attività giornaliere, può svolgere una normale attività motoria e mangiare
regolarmente.
PH-impedenzometria.
E’ una metodica di recente sviluppo che, rispetto alla
PH-metria tradizionale, permette di misurare sia il reflusso gastroesofageo
acido che non acido. L’esame consiste nell’introduzione di un piccolo sondino
sterile e morbido attraverso una narice e nel suo posizionamento nell’esofago.
La registrazione dura 24 ore durante le quali il
paziente non ha necessità di rimanere in Ospedale.
Vi torna la mattina successiva per la rimozione del
sondino.
Breath Tests.
Sono un insieme di tests basati sull’analisi
dell’espirato.
Per quello che concerne l’applicazione nel campo
medico il test del respiro (in inglese breath
test, appunto) rappresenta una tipologia di esami non invasivi grazie ai
quali si possono diagnosticare intolleranze alimentari (ad esempio lattosio,
lattulosio, fruttosio) o la presenza del batterio Helicobacter pylori.
Nello specifico:
- Breath Test con lattosio = “test del respiro” per lo studio dell’intolleranza al lattosio.
- Breath Test con C13 urea = per la diagnosi e il follow up dell’infezione da Helicobacter pylori.
- Breath Test con lattulosio = per la diagnosi di sovraccrescita batterica del piccolo intestino.
- Breath Test con lattosio = “test del respiro” per lo studio dell’intolleranza al lattosio.
- Breath Test con C13 urea = per la diagnosi e il follow up dell’infezione da Helicobacter pylori.
- Breath Test con lattulosio = per la diagnosi di sovraccrescita batterica del piccolo intestino.
IBD UNIT
Le malattie infiammatorie croniche intestinali IBD (Inflammatory Bowel Diseases)
sono il morbo di Chron e la Rettocolite ulcerosa. Si calcola che in Italia
circa 200.000 persone siano oggi affette da queste patologie. Negli ultimi 10
anni la diagnosi di nuovi casi e il numero di ammalati sono aumentati di circa
20 volte. Le IBD colpiscono con la stessa frequenza i due sessi,
prevalentemente fra i 15 e i 45 anni.
Le cause e i fattori di rischio.
Le IBD sono malattie a causa sconosciuta. Sono
generate prevalentemente da una reazione immunologica abnorme da parte
dell’intestino nei confronti di antigeni (per esempio batteri normalmente
presenti nell’intestino).
Questo squilibrio immunologico può instaurarsi per
un’alterata interazione tra i fattori genetici propri dell’individuo e fattori
ambientali.
E’ noto che le IBD presentano una certa familiarità,
ovvero la tendenza ad un maggior rischio nei parenti delle persone affette, ma
non sono malattie ereditarie.
Recentemente è stato individuato un gene chiamato NOD2
che, se mutato, predispone maggiormente alla malattia di Chron.
Tra i fattori ambientali il più importante è il fumo
che predispone al morbo di Chron. Anche situazioni di disagio psichico (come
ansia e depressione) possono contribuire allo sviluppo della malattia.
Come si manifestano e con quali
complicanze
Sia il morbo di Chron sia la colite ulcerosa sono
malattie ad andamento cronico e ricorrente.
I sintomi delle due patologie sono diversi. Per il
morbo di Chron la diarrea e il dolore addominale, soprattutto localizzato nella
parte inferiore destra dell’addome (corrispondente all’ultima ansa ileale, la
sede più frequente di malattia) sono i sintomi iniziali più frequenti.
La rettocolite ulcerosa invece si presenta quasi
sempre con diarrea ematica (contenente sangue rosso vivo e muco commisti a
feci), associata a tenesmo (sensazione di incompleta evacuazione) e talvolta ad
anemia.
Entrambe le malattie possono avere periodi di latenza
alternati a fasi di riaccensione dell’infiammazione.
Quando l’infiammazione intestinale si riacutizza
compaiono anche sintomi costituzionali quali febbre, dimagrimento, profonda
stanchezza, inappetenza. Nel tempo il morbo di Chron può complicarsi con la
formazione di stenosi (restringimenti del lume del tratto di intestino colpito
fino all’occlusione intestinale), fistole (comunicazioni tra intestino e cute o
tra organi addominali) o ascessi. Tali complicazioni possono richiedere un
intervento chirurgico.
Le complicanze tipiche della rettocolite ulcerosa sono
invece il megacolon (quadro acuto di dilatazione del colon che potrebbe rendere
necessaria un’operazione chirurgica) o lo sviluppo di cancro sulla mucosa
infiammata del colon.
In alcuni casi possono essere presenti manifestazioni
extra-intestinali come patologie articolari, oculari, cutanee, epatiche, et cetera.
Gli esami consigliati
Gli esami strumentali che favoriscono una corretta
diagnosi delle malattie infiammatorie croniche sono:
• la
colonscopia con eventuale ileoscopiaretrograda
• la
definizione del quadro anatomo-patologico delle biopsie intestinali mediante
esame istologico
• l’ecografia
addominale e dell’intestino con radiografia del tenue, TAC enteroclisi o Risonanza magnetica addominale
• gli esami
ematici (emocromo ed indici di infiammazione)
Le cure
Le IBD sono malattie che necessitano di terapia di
tipo medico, di stretta sorveglianza clinica e di una appropriata cura. La
terapia medica ha lo scopo di indurre la remissione clinica della malattia e di
tenere sotto controllo la patologia.
La cura nelle forme non complicate si basa sull’uso di
farmaci come la mesalazina, il cortisone, gli immunosoppressori (es.
azatioprina/mercaptopurina), alcuni antibiotici ad azione sui batteri del
tratto digerente, e sui farmaci biologici di nuova generazione come gli
anticorpi bloccanti il tumor necrosis
factor (TNF).
La non efficacia del trattamento e l’insorgenza di
complicanze può porre l’indicazione alla terapia di tipo chirurgico (come nel
caso di stenosi intestinali).
I.B.D. UNIT
Per le malattie infiammatorie dell’intestino, il
nostro Centro mette in campo un team multidisciplinare (IBD Unit) formato da
gastroenterologi, endoscopisti, radiologi, anatomopatologi e chirurghi. Per la
cura di patologie correlate, la squadra si avvale della collaborazione di
epatologi, reumatologi, dermatologi e oculisti.
L’obiettivo è mettere a disposizione del paziente un
programma completo e “su misura” di diagnosi e cura. Accanto alle attività
cliniche, il Centro è impegnato nello studio e nello sviluppo di nuove terapie
efficaci contro queste patologie.
CONTATTI
CENTRO MALATTIE RETTO-INTESTINALI
“POLIAMBULATORI”
OSPEDALE SACRO CUORE DON CALABRIA
Via Don A.
Sempreboni, 5
37024 Negrar (VR)
Responsabile:
Dott. ANDREA GECCHERLE
Chirurghi
Proctologi Dott. REMO
ANDREOLI
Dott. ROBERTO CASTELLANI
Gastroenterologi Dott. ROBERTO
MONTANARI
Dott. ssa ANGELA VARIOLA
Centralino
Ospedale
045. 6013111
Associazione A.M.I.C.I.
347.2881744
Segreteria
Sig. ra FRANCESCA PIGHI
Sig. ra MARA BENEDETTI
Tel/Fax 045.601.37.20
8.00 – 12.00
PRENOTAZIONI
045.601.32.57
Lunedì – venerdì
7.30 – 19.30
Sabato
7.30 – 13.30
Dott. Remo Andreoli
1 febbraio 2015