lunedì 2 febbraio 2015

Centro Multispecialistico per le Malattie retto-intestinali




CENTRO MULTISPECIALISTICO

PER LE

MALATTIE RETTO-INTESTINALI


Ospedale Sacro Cuore Don Calabria

Negrar (VR)



Il Centro Multispecialistico per le Malattie Retto-Intestinali è un Servizio dell’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, in Valpolicella, a nord di Verona.
Esso raccoglie medici impegnati, in maniera intensiva nelle malattie del colon, retto e ano.
Il Centro appartiene alla Società Italiana di Chirurgia Colo-Rettale, come UCP, Unità di Colon-Proctologia, “Verona 2”.
Su indicazione della S.I.C.C.R. si è costituito presso l’Ospedale un Gruppo Interdisciplinare di Studio Pavimento Pelvico (G.I.S.P.P.), ricomprensivo di vari specialisti per la diagnosi e la cura delle affezioni di tutto il distretto intestinale e pelvico: chirurghi, gastroenterologi, endoscopisti, radiologi, ginecologi, urologi, neurologi e fisiatri.

COLON-PROCTOLOGIA
Il Centro è un Punto di Riferimento specializzato per lo studio e la cura delle malattie intestinali.
Qui i pazienti possono eseguire test specialistici mirati alla diagnosi della patologia del colon, retto ed ano, tra i quali l’ecografia transanale, la manometria anorettale, la risonanza magnetica, la colonscopia per il raggiungimento di diagnosi accurate e precise per garantire l’efficacia della cura.
In caso di patologia proctologica minore è possibile programmare l’intervento in Day Surgery, oppure se il quadro è differibile e riguarda patologie chirurgiche maggiori, è cura del Centro predisporre appuntamenti ed orari per una valutazione urologica, ginecologica e chirurgica: ai pazienti suscettibili di terapia medica vengono offerte indicazioni gastroenterologiche e si attuano cicli di riabilitazione colonproctologica.

FISIOPATOLOGIA DIGESTIVA
All’interno dell’ambulatorio di Fisiopatologia Digestiva vengono svolte indagini strumentali per l’approfondimento diagnostico di numerose patologie dell’apparato digerente quali: disturbi della motilità, reflusso gastro-esofageo, intolleranze alimentari, infezioni gastrointestinali.
Parte dell’attività del Centro è dedicata alle malattie del tratto digestivo superiore e del giunto esofago gastrico per lo studio delle ernie diaframmatiche, ponendo indicazione ad eventuale terapia medica e/o chirurgica. Si avvale di strumentazione all’avanguardia nel panorama nazionale che permette l’esecuzione di ph-metria, impedenzometria e manometria ad alta risoluzione (HRM). La stessa strumentazione permette lo studio dello sfintere anale per la valutazione corretta delle patologie retto-anali.

Manometria esofagea (HRM).
E’ una metodica che permette di studiare la motilità dell’esofago, introducendo in esso un catetere in grado di misurare le variazioni di pressione che si verificano nel lume dell’organo.
L’esame è indicato ogni volta che si sospetti un’alterazione della fisiologica motilità dell’esofago: questo può tradursi, dal punto di vista sintomatologico, in reflusso acido dallo stomaco, difficoltà nella deglutizione o dolore toracico. Le patologie che si individuano sono, quindi, sostanzialmente l’acalasia, lo spasmo esofageo diffuso, i disordini motori aspecifici o secondari ad altre malattie (come la sclerosi sistemica) e il reflusso gastroesofageo.

Manometria ano-rettale.
Consiste nell’introduzione attraverso l’ano di un catetere provvisto di palloncino che permette lo studio della funzionalità dello sfintere anale.
L’esame è indicato in presenza di sintomi che suggeriscano alterazioni della motilità dell’ultimo tratto del grosso intestino: stipsi ostinata, difficoltà espulsiva, tenesmo, incontinenza.

PH-metria.
Consiste nella registrazione di 24 ore della acidità presente nello stomaco e/o esofago distale e/o esofago prossimale. Un sondino di 1,5 mm – collegato a un registratore portatile tenuto a tracolla, è posizionato nello stomaco e/o nell’esofago per via nasale.
Il paziente durante l’esame tiene un diario delle attività giornaliere, può svolgere una normale attività motoria e mangiare regolarmente.

PH-impedenzometria.
E’ una metodica di recente sviluppo che, rispetto alla PH-metria tradizionale, permette di misurare sia il reflusso gastroesofageo acido che non acido. L’esame consiste nell’introduzione di un piccolo sondino sterile e morbido attraverso una narice e nel suo posizionamento nell’esofago.
La registrazione dura 24 ore durante le quali il paziente non ha necessità di rimanere in Ospedale.
Vi torna la mattina successiva per la rimozione del sondino.

Breath Tests.
Sono un insieme di tests basati sull’analisi dell’espirato.
Per quello che concerne l’applicazione nel campo medico il test del respiro (in inglese breath test, appunto) rappresenta una tipologia di esami non invasivi grazie ai quali si possono diagnosticare intolleranze alimentari (ad esempio lattosio, lattulosio, fruttosio) o la presenza del batterio Helicobacter pylori.
Nello specifico:
- Breath Test con lattosio = “test del respiro” per lo studio dell’intolleranza al lattosio.
- Breath Test con C13 urea = per la diagnosi e il follow up dell’infezione da Helicobacter pylori.
- Breath Test con lattulosio = per la diagnosi di sovraccrescita batterica del piccolo intestino.

IBD UNIT
Le malattie infiammatorie croniche intestinali IBD (Inflammatory Bowel Diseases) sono il morbo di Chron e la Rettocolite ulcerosa. Si calcola che in Italia circa 200.000 persone siano oggi affette da queste patologie. Negli ultimi 10 anni la diagnosi di nuovi casi e il numero di ammalati sono aumentati di circa 20 volte. Le IBD colpiscono con la stessa frequenza i due sessi, prevalentemente fra i 15 e i 45 anni.

Le cause e i fattori di rischio.
Le IBD sono malattie a causa sconosciuta. Sono generate prevalentemente da una reazione immunologica abnorme da parte dell’intestino nei confronti di antigeni (per esempio batteri normalmente presenti nell’intestino).
Questo squilibrio immunologico può instaurarsi per un’alterata interazione tra i fattori genetici propri dell’individuo e fattori ambientali.
E’ noto che le IBD presentano una certa familiarità, ovvero la tendenza ad un maggior rischio nei parenti delle persone affette, ma non sono malattie ereditarie.
Recentemente è stato individuato un gene chiamato NOD2 che, se mutato, predispone maggiormente alla malattia di Chron.
Tra i fattori ambientali il più importante è il fumo che predispone al morbo di Chron. Anche situazioni di disagio psichico (come ansia e depressione) possono contribuire allo sviluppo della malattia.

Come si manifestano e con quali complicanze
Sia il morbo di Chron sia la colite ulcerosa sono malattie ad andamento cronico e ricorrente.
I sintomi delle due patologie sono diversi. Per il morbo di Chron la diarrea e il dolore addominale, soprattutto localizzato nella parte inferiore destra dell’addome (corrispondente all’ultima ansa ileale, la sede più frequente di malattia) sono i sintomi iniziali più frequenti.
La rettocolite ulcerosa invece si presenta quasi sempre con diarrea ematica (contenente sangue rosso vivo e muco commisti a feci), associata a tenesmo (sensazione di incompleta evacuazione) e talvolta ad anemia.
Entrambe le malattie possono avere periodi di latenza alternati a fasi di riaccensione dell’infiammazione.
Quando l’infiammazione intestinale si riacutizza compaiono anche sintomi costituzionali quali febbre, dimagrimento, profonda stanchezza, inappetenza. Nel tempo il morbo di Chron può complicarsi con la formazione di stenosi (restringimenti del lume del tratto di intestino colpito fino all’occlusione intestinale), fistole (comunicazioni tra intestino e cute o tra organi addominali) o ascessi. Tali complicazioni possono richiedere un intervento chirurgico.
Le complicanze tipiche della rettocolite ulcerosa sono invece il megacolon (quadro acuto di dilatazione del colon che potrebbe rendere necessaria un’operazione chirurgica) o lo sviluppo di cancro sulla mucosa infiammata del colon.
In alcuni casi possono essere presenti manifestazioni extra-intestinali come patologie articolari, oculari, cutanee, epatiche, et cetera.

Gli esami consigliati
Gli esami strumentali che favoriscono una corretta diagnosi delle malattie infiammatorie croniche sono:

 la colonscopia con eventuale ileoscopiaretrograda
 la definizione del quadro anatomo-patologico delle biopsie intestinali mediante esame istologico
• l’ecografia addominale e dell’intestino con radiografia del tenue, TAC enteroclisi o  Risonanza magnetica addominale
 gli esami ematici (emocromo ed indici di infiammazione)

Le cure
Le IBD sono malattie che necessitano di terapia di tipo medico, di stretta sorveglianza clinica e di una appropriata cura. La terapia medica ha lo scopo di indurre la remissione clinica della malattia e di tenere sotto controllo la patologia.
La cura nelle forme non complicate si basa sull’uso di farmaci come la mesalazina, il cortisone, gli immunosoppressori (es. azatioprina/mercaptopurina), alcuni antibiotici ad azione sui batteri del tratto digerente, e sui farmaci biologici di nuova generazione come gli anticorpi bloccanti il tumor necrosis factor (TNF).
La non efficacia del trattamento e l’insorgenza di complicanze può porre l’indicazione alla terapia di tipo chirurgico (come nel caso di stenosi intestinali).

I.B.D. UNIT
Per le malattie infiammatorie dell’intestino, il nostro Centro mette in campo un team multidisciplinare (IBD Unit) formato da gastroenterologi, endoscopisti, radiologi, anatomopatologi e chirurghi. Per la cura di patologie correlate, la squadra si avvale della collaborazione di epatologi, reumatologi, dermatologi e oculisti.
L’obiettivo è mettere a disposizione del paziente un programma completo e “su misura” di diagnosi e cura. Accanto alle attività cliniche, il Centro è impegnato nello studio e nello sviluppo di nuove terapie efficaci contro queste patologie.


CONTATTI


CENTRO MALATTIE RETTO-INTESTINALI
“POLIAMBULATORI”

OSPEDALE SACRO CUORE DON CALABRIA

Via Don A. Sempreboni, 5
37024 Negrar (VR)

Responsabile:  

 Dott. ANDREA GECCHERLE


Chirurghi Proctologi                        Dott. REMO ANDREOLI

                                                            Dott. ROBERTO CASTELLANI

Gastroenterologi                               Dott. ROBERTO MONTANARI

                                                            Dott. ssa ANGELA VARIOLA


Centralino Ospedale

045. 6013111

Associazione A.M.I.C.I.

347.2881744

Segreteria

Sig. ra FRANCESCA PIGHI

Sig. ra MARA BENEDETTI

Tel/Fax 045.601.37.20

8.00 – 12.00


PRENOTAZIONI

045.601.32.57
 
Lunedì – venerdì
  
7.30 – 19.30
  
Sabato

7.30 – 13.30




                                                                                          Dott. Remo Andreoli


                                                                                             1 febbraio 2015





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